%Inizio con due ringraziamenti.
Il primo a tutti gli amici di Cimaferle che hanno partecipato direttamente o indirettamente
alla maratona culinaria piu’ frequentata del basso Piemonte.
Il secondo al presidente della Pro Loco di Acqui Terme Mr. Malfatto artefice della manifestazione
e coordinatore dell’evento di non facile portata.
Mister X, (qualcuno mi ha detto che e’ stato avvistato alla Fiera di Ferragosto),
nel vedere il nostro stand potrebbe pensare:
“E beh cosa ci vuole a tirar su 4 gazebi in croce,collegare luce ed acqua e vendere
filetto baciato di Giampy, formaggette di Lauria, un po’ di patatine, salamelle,
panini e qualcosa da bere?”
Apetta che ora te lo racconto.
Riunioni ad Acqui Terme a Giugno, Luglio e Agosto per organizzare la manifestazione e confrontarsi con i colleghi delle altre associazioni.
A Cimaferle discorsi a non finire per coordinare chi fa cosa e le varie disponibilita’. Come sempre
facciamo tanti bei discorsi e poi ci dimentichiamo tutto o quasi tutto.
Ma perche’sto facendo un’analisi cosi’dettagliata? Ma cosa dico! Il bello sono i problemi ansiolitici che ci assalgono la settimana prima dell’evento!
Fara’ caldo o freddo? La gente verra’? Panini quanti 500 o 700 , e se ne facciamo 800, no! No!Poi avanzano!.
Ed il bere? Va beh facciamo una damigiana e mezza? E se non basta?
I bambini bevono acqua o gli diamo una bibita? Acqua: quanta gassata e quanta naturale? Fara’ caldo ? Cosa facciamo compriamo bottiglie da mezzo oppure? Certo che il vino con il caldo del pomeriggio … e se proponessimo del chinotto? Dove e’ la Michela? Uh! Le formaggette!! Allora quante ne ordiamo? Sono andate l’anno scorso ?Potremmo guarnirle con spezie particolari ? Ricordati di farti dare il materiale pubblicitario! Ed i gadget li mettiamo?.La Silvia e’ avvisata? Patate fritte ne avremmo in abbondanza? E le posate? Ed i piattini? Ricordarti le forbici?La scritta PRO LOCO CIMAFERLE occhio che non si pieghi! Il cellophane manca siamo spacciati! Le decorazioni! Ne abbiamo moneta in cassa! I biglietti per i buoni ! Ricordati la scopa e la paletta.

Ci riuniamo alle 21.30 il secondo Venerdi di Settembre per caricare in Sede tutto il materiale diligentemente riportato sulla famosa ”Festa delle Feste‘s list”, fatta a mano come ogni anno e subito persa.
Dopo avere caricato tavoli, sedie, gazebo, materiale da cucina, cartoleria e cancelleria piu’ i vari abbellimenti partiamo per Acqui dove scarichiamo il tutto e lo stiviamo modello cubo militare
sotto i gazebo, sigillandolo con i famosi cannicci.
L’operazione si conclude verso le h.00.30 di Sabato.
Sempre il Sabato alle h.10.00 iniziamo ad assemblare i pezzi ed il tempo sembra non bastare mai, perche’ arredare dal nulla uno spazio da 50 mq non e’ cosa da ridere.
Luce, acqua, disposizione tavolo di vendita, affettatrice, zona per taglio panini, zona per cuocere, zona per bere, zona per i centinaia di bicchieri e posate, zona per tutto!
Poi subentrano sempre i problemi che ritardano lo stand: dal negozio dietro che lamenta poca visibilità’, alla fascetta mancante o alla carta che non basta o alla prolunga dimenticata.
Ma ecco che alle 15.30 siamo pronti ( gia’ stanchi morti), schieriamo la divisa rossa e partiamo alla vendita.
Da subito ci accorgiamo che il filetto scorre come l’acqua e subito scatta l’ansia da prestazione.
Ne avremo in abbondanza? Telefona a Giampy assicurati che qualcuno possa andare a ritirare il filetto! Il coltello non taglia! L’affettatrice e’ bloccata! Dove sono i biglietti? Dove e’ la Michela? Due vino a quei signori! Panino per la ragazza! Formaggetta alla signora!
Fra piattini! Taglio io il pane! Manca l’assaggio! Ragazzi provate la salamella!
Signore venga, si scioglie in bocca ..la formaggetta!

E poi entri senza accorgertene nella Festa e ti trasformi da banconiere a cuoco, da venditore a promotore turistico, da cameriere a esperto della degustazione, da cassiere a spazzino.
Il tutto in un clima di scanzonata allegria, unica molla che ci permette di andare avanti.
La sera si tarda a chiudere e ci ritroviamo alle 00.00 con lo stand ancora aperto.
Basta serra tutto ! E nostro malgrado non riusciamo ad accontentare gli ultimi ragazzi.
Ah dimenticavo bisogna chiudere tutto con i cannicci, staccare le luci sincerarsi che tutto sia in ordine.
La domenica alle 10.00 del mattino di nuovo sul pezzo.
Dobbiamo rassettare, cambiare le tovaglie, pulire ed iniziare a prepararci per la folla che arriva
per il piattino o i prodotti interi da portare a casa come ricordo
Poi verso l’ora di pranzo si inizia a ballare di nuovo….. e vai con il mangiare per tutti i palati
e bevande a destra e manca, perche’ e’ ancora estate, fa caldo e tutti hanno una sete tremenda.
Alle 15.00 sei a terra ed hai giusto il tempo di riprenderti due orette scarse per guardarti intorno.
Giri con il grembiule di Cimaferle e bello fiero visiti le altre Pro-Loco, sentendoti un tutt’uno
con loro, cercando di capire i piccoli accorgimenti che puoi adottare per migliorarti.
Ci sono certi paesi che con i loro stand fanno invidia ai piu’ organizzati ristoranti.

Sono le 17.00 inizia ad aumentare la gente nelle vie.
Inizia l’ultimo round.
Conta i panini, basteranno? Stefano mancano le monete per i resti ! La spazzatura trabocca dai bidoni! I tavoli sono da rassettare! Dove sono i guanti! Dove e’ il mio grembiule!Dove e’ la Michela? Il vino sta per finire! Filetto vendiamo o tagliamo!
L’ultimo assalto inizia alle 19.00 per andare avanti fino alle 21.30 per poi scemare lentamente.
Con una mano sul cuore ci apprestiamo diligentemente a riordinare
ed e’ il momento piu’ triste e piu’felice.
Triste perche’ la festa e’ finita ed il giorno dopo stanco morto devi andare a lavorare
ed hai l’incubo del camion appoggiato sulla spalla.
Felice perche’ sei comunque soddisfatto di come le cose sono andate.
Sei talmente impegnato a smontare, impacchettare,caricare che non hai tempo per
fare due valutazioni di come la Festa e’ andata e cosa di meglio si potrebbe fare il prossimo anno.
Per i commenti a semi-freddo normalmente ci sentiamo per telefono sulla strada di ritorno per Genova verso l’una del mattino. E ci autogongoliamo a prescindere.
Ah dimenticavo! Bisogna scaricare il camion a Cimaferle ed e’ sempre una lotteria, perche’ trovare
persone disponibili per questo ultimo sforzo non e’ mai facile:
Fortunatamente i papa’ e gli amici riescono sempre a metterci una pezza.
Quando poi va veramente male devi anche riportare il camion a chi generosamente l’ha prestato.
Adesso manca un finale, ma il fatto stesso di ritrovarmi a scrivere due righe sulla Festa delle Feste vi fa capire che e’ sempre e comunque una bella soddisfazione farla e parteciparvi .
Vuoi come paese, vuoi come soci, vuoi come gruppo di amici, vuoi come legna da mettere in cascina per le discussioni che verranno nei mesi successivi o per le scene irripetibili che accadono ogni anno sotto quei “4 gazebo messi in croce”.%